Spargi: l’isola gioiello tutta da scoprire
Ogni isola dell’arcipelago di La Maddalena ha storie da raccontare, che vanno ben oltre le sue splendide spiagge.
Prendiamo ad esempio Spargi, con il suo paesaggio incontaminato, la natura profumata e selvaggia che impera e inebria i sensi.
In questo viaggio “virtuale”, Emerald Freedom vi racconta tutto sull’isola di Spargi e vi condurrà, se vorrete, alla scoperta delle sue meraviglie con una gita in barca indimenticabile.
L’isola di Spargi: un gioiello da preservare

Ogni anno, migliaia di turisti approdano a Spargi per assaporarne l’atmosfera esotica, ma solo pochi conoscono le affascinanti curiosità storiche che caratterizzano quest’isola millenaria.
Dietro le acque cristalline e le spiagge bianche si nascondono frammenti della storia d’Italia, racconti di banditi in fuga, presidi militari e antichi fortini. È un passato che ha vissuto in simbiosi con il mare e la natura locale in un connubio perfetto.
Grazie alla sua vicinanza all’isola madre, Spargi è stata da sempre la preferita dai maddalenini, che ancora oggi la visitano con entusiasmo.
Gli abitanti di La Maddalena sono fieri di Spargi e il Parco Nazionale la protegge con cura, preservando la sua storia e il suo prezioso patrimonio etno-antropologico.
Siete pronti per un’immersione culturale in Spargi?
Ecco tutto ciò che dovete sapere.
Il profilo di Spargi: una natura selvaggia e incontaminata

Cala Corsara è una delle spiagge più visitate di Spargi, incanta lo sguardo con la sua bellezza come fosse un gioiello. Con le sue pendici elevate, la sabbia dorata e il granito grigio chiaro che in alcuni tratti diventa candido come la luna, questa spiaggia conquista i cuori dei visitatori.
Già durante le escursioni in barca, si notano rocce curiose, come quella che assomiglia al profilo di un cane Bulldog (da cui il nome di quella roccia). Ma se si guarda attentamente, si può anche scorgere la formazione chiamata “Lo Stivale”, che ricorda la penisola italiana, e non manca neppure la suggestiva testa della strega. Osservandole, si prova un’emozione profonda.
Ma la bellezza di Cala Corsara non si ferma qui. Non tutti sanno che nella spiaggia centrale si trova un tafone (conchi in gallurese) una grotta carsica, che custodisce millenni di storia e narra le avventure di uomini che hanno seguito le vie dell’ossidiana in Sardegna e oltre.
C’è di più: pochi, sono consapevoli che il mare di fronte alla spiaggia ha visto inabissarsi due navi romane, con tutto il loro prezioso carico. Lo stesso nome, Cala Corsara, evoca un periodo in cui temerari avventurieri del mare, i Turchi, affrontavano rotte per saccheggiare tesori.
In seguito, il profilo di Spargi si arricchì di fortini che raccontano la storia della fine del XIX secolo. Ne parleremo di seguito.
Questo è solo un assaggio dei tesori che l’isola ha da offrire.
Il tafone di Cala Corsara
La prima “casa” che sorse a Spargi era una grotta carsica, abitata fin dal Neolitico. In passato, un muro con doppia fila di pietre chiudeva l’apertura di questa grotta, ma oggi l’ingresso è coperto dalla sabbia accumulatasi nel tempo, rendendo quasi invisibile l’accesso.
Tuttavia, possiamo immaginare gli antichi abitanti di questa casa primitiva intenti a lavorare il loro prezioso manufatto di “oro nero”, l’ossidiana, e a soddisfare le loro necessità quotidiane. All’interno, gli archeologi hanno scoperto frammenti di pentole e ciotole, suggerendo che l’abitazione fosse ben attrezzata. È interessante notare che in epoche più recenti, la grotta è stata utilizzata come deposito di armi e bossoli durante la Seconda Guerra Mondiale.
In sostanza, questa grotta ha avuto molteplici usi nel corso del tempo e rappresenta un esempio affascinante di come un singolo luogo possa testimoniare l’evoluzione e l’interazione umana attraverso diverse epoche storiche.
Le più belle spiagge di Spargi

Spargi, con le sue numerose spiagge mozzafiato, offre una selezione di autentiche meraviglie naturali.
Ecco alcune delle spiagge più affascinanti di Spargi:
- Cala Corsara: Questa spiaggia, incastonata in una baia, è celebre per le sue acque cristalline e la sabbia bianca. Il paesaggio circostante, caratterizzato da rocce imponenti, aggiunge un tocco di maestosità al luogo.
- Cala Soraja: Situata sulla costa nord-ovest dell’isola, Cala Soraja è un vero paradiso nascosto. La sua sabbia bianca, le acque turchesi e le rocce di granito creano uno scenario incantevole.
- Cala Connari: Conosciuta anche come Cala dell’Amore, questa cala offre due spiagge separate da un promontorio roccioso. Le sue acque trasparenti e il paesaggio circostante la rendono un luogo perfetto per rilassarsi e godere della natura incontaminata.
- Cala d’Alga: Questa baia selvaggia e remota è caratterizzata da una lunga spiaggia di sabbia finissima, contornata da rocce frastagliate. L’atmosfera tranquilla e l’acqua cristallina la rendono ideale per una giornata di relax.
- Cala Granara: Situata sulla costa nord-est di Spargi, Cala Granara è una piccola baia che affascina i visitatori con le sue acque turchesi e la sabbia bianca. Il panorama circostante, con alte scogliere e vegetazione mediterranea, aggiunge un tocco di bellezza naturale.
Ognuna di queste spiagge è un tesoro da scoprire e offre un’esperienza unica per chi visita l’isola.
Vivi una giornata indimenticabile alla scoperta di Spargi con Emerald Freedom!
Le “Vadine”: un unicum a Spargi
I tipici corsi d’acqua presenti sull’isola di Spargi, chiamati “vadine”, solcano i pendii creando un suggestivo scenario naturale.
Durante la stagione piovosa, regalano uno spettacolo magico che offre agli occhi dei visitatori invernali un’immagine unica di spiagge “spezzate” da un fiume in miniatura. Questo spettacolo si conclude con l’arrivo della bella stagione, quando il vento e le onde creano una barriera di sabbia che chiude l’accesso al mare da parte delle vadine, rendendole invisibili.
Su Cala Connari le vadine scendono formando due meravigliose spiagge separate da un piccolo sperone di roccia. Questa suggestiva cala è conosciuta anche come “Cala dell’Amore” e può essere visitata con una gita in barca con Freedom, di Emerald Freedom.
Punta Zanotto, Cala Pietranera, Punta Bonifazenca: scorci della costa di Spargi

Osservando Punta Zanotto, a Spargi, si notano grandi scogliere dove la vegetazione è quasi assente. Ma ecco apparire calette bagnate da un mare cristallino, tra cui Cala Grano, che risulta di difficile accesso ma di una bellezza incredibile, con scogli scolpiti dal vento di maestrale. A pelo d’acqua, si può ammirare un’alga violacea, costantemente accarezzata dal movimento ondoso: tutto sembra avvolto in una poesia naturale.
Proseguendo verso est, si trova un’altra mini spiaggia nascosta sotto una grande roccia, e poi Cala Pietranera, dove emerge un filone basaltico che attraversa l’isola di Spargi da nord a sud. A chiudere il profilo dell’isola c’è Punta Bonifazenca, con la sua silente maestosità.
Batterie militari a Spargi, testimoni silenziosi di un passato eroico

Alla fine del XIX secolo furono progettate imponenti fortificazioni per difendere l’area corrispondente all’Arcipelago della Maddalena.
Tra queste, spicca la suggestiva Batteria Zavagli a Cala Corsara, intitolata al valoroso sottotenente omonimo, caduto nel 1890 durante un’azione di ricognizione sulla costa somala.
Posizionata su un maestoso sperone di roccia insieme ad altri edifici, fu costruita con pietre scure provenienti dal filone basaltico dell’isola e parti di granito. Della batteria, non possiamo dimenticare la grande caserma dei marinai, ancora inalterata e recentemente restaurata dall’Ente Parco.
A Spargi troviamo anche la Batteria M199 a Petrajaccio, dalla straordinaria bellezza. Lungo il pendio, un sentiero conduce verso nord-est dove si trovavano gli alloggi dei militari, incastonati tra imponenti massi e difficilmente visibili dal mare.
Da menzionare anche la potente Batteria Rubin de Cervin a Zanotto, che comprende diversi edifici realizzati in cemento armato e rivestiti di scaglie di granito.
Curiosità su Spargi: la leggenda del bandito
In una raccolta di racconti galluresi, Spargi viene citata come teatro di un feroce combattimento tra un bandito che si era rifugiato sull’isola e alcuni uomini che vi approdarono per catturarlo.
Tutto questo è narrato nel racconto intitolato “Lu contu Anticu”, scritto da Sebastiano Sanna, un libro che ripercorre le vicende in cui, come in molte storie, l’amore e l’odio si sfidano fino a quando il lieto fine prevale.
Il protagonista cattivo di questa storia si chiamava Agrigento, e aveva deciso di far sposare sua figliastra con suo figlio, nonostante lei fosse innamorata di un altro uomo. Per ottenere ciò, il patrigno orchestrò un piano per incolpare il giovane pretendente di un presunto tentato omicidio, con l’intento di farlo condannare a morte.
Seguono una serie di avventure straordinarie, in cui il ragazzo riesce a sfuggire a un agguato e a scappare in Corsica. Nel frattempo, la giovane, credendo che il suo amato sia morto, decide di prendere i voti in un convento. Di nuovo, la vita del ragazzo viene messa a rischio da una violenta tempesta di ponente, ma grazie alla preghiera riesce a sopravvivere e approdare a Spargi.
Dopo molte vicissitudini, il giovane riesce a uccidere Agrigento, ma deve continuare a nascondersi e a vivere come un bandito. Fortunatamente, alcuni amici lo salvano e lui parte alla ricerca della sua promessa sposa, riuscendo a trovarla e coronando così il loro sogno d’amore.